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Carola Allemandi

"Mimesi"

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Le opere di Carola Allemandi nascono dal Progetto MIMESI, ispirato dalla Performance “Piccoli Addii”svolta nella sede del Circolo degli Artisti di Torino. La sua ricerca esplora il concetto di un corpo dilatato in una visione dove la fisicità è manifestata nel confronto di forme decontestualizzate dalla loro origine esistenziale. Il corpo umano diventa porzione, tela, superficie…Dove ombre e luci, increspature e variazioni cromatico luminose diventano gli elementi predominanti di una struttura. Si tratta di una struttura anonima, che vuole perdere il legame di appartenenza ad un corpo. L’esigenza della “nominazione”, l’esigenza di legare esseri e cose ad una definita categoria, perde urgenza, per far spazio agli effetti che l’occhio può scorgere attraverso l’obiettivo, così da poter cogliere ogni elemento, ogni particolare che possa esaltare il potenziale estetico ed espressivo. Anche l’elemento “natura”, rappresentato ad esempio da un albero, si disidentifica, si spoglia di se stesso, per essere rappresentato come tronco, “parte di”…Dove emerge l’evidenza epidermica su cui tracciare con lo sguardo ogni segno, incisione e innervatura. Nell’opera MIMESI 2, due forme a confronto sono unite nella visione di un’immagine alla ricerca di superfici ampie e scorrevoli, per illuminare segni che si fanno linguaggio. Sono forme che esulano la loro dimensione terrena per divenire orizzonti, aperture dell’interagire racchiuse in contorni che si stagliano da neri profondi, che fanno capolino nei punti dove le sagome interrompono la loro congiunzione. In altre opere il mondo esterno viene rappresentato spesso con paesaggi che si aprono come atemporali varchi dell’esistere, dove la natura si staglia leggera, attraverso una rara sintesi spaziale e una monocromatica tavolozza di bianchi e neri, che rivelano la luce nella sua spoglia essenza. I contrasti, le vibrazioni e le connessioni con l’ombra sono svelati nella loro nuda presenza, senza aggiunta di colore, che in questo caso risulterebbe “orpello”, mera funzione accessoria.  Anche nella rappresentazione in ambienti chiusi si respira una visione aperta, data da più piani prospettici che ci portano nelle profondità di un luogo, dove la luce irradia e penetra nell’ambiente, dove forme organiche cercano sempre la connessione nel comunicare tra loro e il contesto circostante (MIMESI 18). La parola corpo, nella sua definizione generica, indica qualsiasi porzione limitata di materia…Per Carola Allemandi , qualsiasi soggetto rappresentato si fa corpo, corpo senza identità, frammentato, reso parte di un contesto incontaminato, dove ogni cosa dialoga e interagisce per sollevare i veli della nostra esistenza e rivelare la presenza nuda di esseri e cose. Membra che appaiono monumentali nella loro placida presenza, schegge di un volto rivelato attraverso il puro effetto espressivo di un particolare, mani che diventano puri elementi plastici attraverso la forza dinamica di una gestualità. Sono tutti elementi organici, un tempo appartenenti ad un corpo codificato, rivelati in tutta la loro forza intrinseca, diventando presenze cariche di suggestioni. Appaiono a noi come qualcosa che fu…Che ha avuto il coraggio di darsi libertà attraverso la trasformazione. La forza di abbandonare la certezza di una presenza unitaria e inamovibile. Il tema dell’abbandono è reso dall’artista nella forma più alta, dove non c’è mancanza, assenza o privazione, bensì il donarsi a nuove sembianze in metamorfosi. Sono fremiti, azioni…Espressioni, limitati dalla materia! Una materia che in questo caso si staglia all’orizzonte apparentemente statica, colta nell’attimo di un raccoglimento. L’artista immortala quell’attimo in ogni forma che diviene natura, in una dimensione sospesa, dove il concetto di identità perde la sua fisica dimensione. La Mimèsi dell’estetica aristotelica, dove attraverso l’imitazione di una forma ideale della realtà, l’operare dell’artista diventa simile all’operare della natura.  

tiziana rasile

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Stampa Fine Art a getto d'inchiostro su carta cotone Hahnemühle con passepartout in cornice bianca;

Dimensioni stampa: 13x18 cm;

Anno: 2020.

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