
L'UNIVERSO PITTORICO
DI
FIORENZA D'ORAZI
L'artista, la sua opera
L’artista Fiorenza D’Orazio si distingue per una lucida e netta stesura del colore, che appare brillante ed uniforme con segni netti ma non marcatamente invasivi. L’artista esplora l’essere umano, la vita e le sue interazioni, fornendo ai nostri occhi un immaginario carico di presenze e suggestioni, in costante dialogo con l’ambientazione circostante. Lo spazio diviene “pellicola” pittorica dove far scorrere le immagini e far apparire l’essere, l’individuo, in mille rivoli di volti, sfaccettature espressive e gestualità. La sua ricerca affonda le radici sul concetto di identità, l’individuazione del soggetto nella suo essere unico, in una maniera insolita e non convenzionale…Il soggetto-persona appare spesso senza connotati! il suo volto è rappresentato come superficie liscia e priva di elementi conoscitivi, non per questo ricco di input ed espressività. Il suo è uno sguardo senza forma che parla, comunica ed interagisce, con una profondità penetrativa che ha la capacità di esulare ogni contesto, per giungere a noi, forte e coinvolgente. I suoi lavori fanno riflettere sull’importanza di ogni particolare, di ogni dato che possa suggerire…Sussurrare phàtos, soprattutto riflettono la capacità di un volto di comunicare attraverso la gestualità, in un intreccio di forme in movimento che divengono perno di un dialogo, di un andamento discorsivo. Tutto ciò che appare diventa emblema di un “unicum”, si fa veicolo della linfa emotiva di un corpo, un corpo che diviene linguaggio interiore dell’umanità. L’artista attua una scelta estetica consapevole e calibrata nell’uso di colori compatti, con marcati contrasti, che configurano personaggi anonimi solo in apparenza, dove persino nelle rappresentazioni statiche possiamo percepire il pensiero, lo spessore profondo di una personale, individuale psicologia. Allora ci rendiamo conto di quanto un’assenza possa essere presenza, senza necessità di quei particolari che normalmente ci appaiono fondamentali per riconoscere, identificare…Soprattutto comunicare. I cromatismi sono vellutati, le forme celebrate nella sintesi di colori che scivolano nella compattezza delle figure, inserite in ambientazioni apparentemente quotidiane, che generano talvolta distanza ...Sospensione. Enigmi atemporali dove si avverte l’energia del pensiero, che in taluni casi, in opere quali “l’Essenziale”,”Hergo sum” o “l’Omino del tempo”… Diventa meditativa contemplazione. Le figure appaiono fisicamente monumentali tradendo incertezze, turbamenti, talvolta solitudini incastonate nell’apparenza del quieto vivere. Appaiono in placidi fotogrammi, insieme, senza mai incontrarsi (“Fiori di Loto”) o interagiscono con “immobile” gestualità. Il senso della materia del colore e della forma perde astrazione, distacco, divenendo più vivido e carnale, nelle opere dove l’emotività e le tematiche provano ad addentrarsi vividamente nel sociale, quali ad esempio “Sottomissione” o “Lapidazione”. Vediamo come l’artista si apre ad una nuova scoperta del colore e del segno, che, più liberi e aperti, sprigionano tutta la forza trattenuta per guizzare in stridule diramazioni od annebbiarsi, condensarsi in sensazioni atmosferiche, per far assorbire allo spettatore tutto il magma emotivo e pulsionale. Il mondo prima contenuto e velato, improvvisamente appare con nervature scoperte, con tutto il fulgore, non più frenato. L’identità è svelata! nella sua dicotomia, nella tensione psicologica tesa a riconoscersi, ad avere coscienza di sé, talvolta perduta, ritrovata, agognata…Mai completamente raggiunta in questo mondo fragile. L’identità, un tempo unitaria e composta, rivuole la sua immagine, in una continua ricerca dì sè, attraverso riflessi, bagliori, “Rifrazioni”, dove si cerca l’uguaglianza del proprio essere, quì rappresentata nella drammatica lacerazione di un‘immagine frammentata e speculare…Riflessa!
Tiziana rasile
Note biografiche
Fiorenza D'Orazi nasce a Roma, il 29 gennaio 1958.
La sua indole artistica è palese già in tenera età, vince il suo primo concorso di Arte (tra concorrenti adulti) a 11 anni, con un dipinto a olio.
Si laurea a 23 anni, alla facoltà di Economia e Commercio alla Sapienza e la sua vena artistica si interrompe per dedicarsi alla famiglia e al lavoro, per poi riprendere intorno al 2010.
La sua arte è figurativa e utilizza i colori a olio, malta, foglia oro/argento/rame, ecc.
Dai temi trattati emerge una potenza espressiva e uno stile di forte impatto visivo e, l'artista descrive la fragilità umana con l'uso del chiaro scuro o con colori e materiali che amplificano il messaggio proposto.
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